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Silenzio
il mio grido è sulla bocca
di chi grida per dolore,
vittima dell’umana violenza,
di una cieca e volgare presunzione,
dell’immortalità presunta,
siamo lontani da Dio,
da un Dio che ci abbandona
come ciechi sull’orlo del precipizio,
sordo, duro come pietra dura,
le urla, non hanno eco,
all’orizzonte,
la morte.
Febbraio 1998
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