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Annarumma
solo,
a concepire il nulla,
relativo esistere,
roccia aspra
dov’era mare quieto,
vita alla morte.
Annarumma, dolce inganno,
è caduto quel castello,
soffoco nel ricordo
l’estasi del cercarti,
da lontano intravedo
le sfumature confuse
delle nostre amene isole,
sgomento al tuo oblio.
Dicembre 1995
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